Ti sei mai accorto che la maggior parte delle tue parole non viene ascoltata da nessuno oltre te stesso? No, non è un problema di comunicazione: sto parlando del dialogo interno che intrattieni nella mente quando pensi, e sul quale molte persone sembrano non aver alcun controllo.
Se pensi ai pensieri che hai ogni giorno, puoi renderti conto di come buona parte di essi si manifesti sotto forma di parole e frasi.
Parte di questo “monologo mentale” è potenziante. Pensieri come “Se mi procuro le informazioni e le abilità che mi servono posso conseguire il mio obiettivo” o “Oggi creerò risultati straordinari” o addirittura “L’intero universo cospira in mio favore” ci facilitano spesso nello sperimentare più libertà personale, felicità, prosperità e successo.
Tuttavia, alcune persone sono solite lasciare il controllo a conversazioni mentali limitanti che le ostacolano nel raggiungimento di ciò che desiderano. Se cominciamo a raccontarci troppo spesso cose come “Sono troppo grasso! Non ce la farò mai! Mi chiedo perché queste cose capitino sempre a me”, il problema è che ad un certo punto potremmo cominciare a crederlo davvero!
E quello che dici nella tua testa può essere il tuo più grande alleato o il tuo più grande nemico.
Ogni nostro pensiero produce degli eventi chimici nel nostro corpo che determinano rapidi cambiamenti nel modo in cui ci sentiamo ed hanno un forte impatto sui nostri livelli di energia, passione e di conseguenza azione.
Pensa per esempio a come ti sei sentito nei momenti del tuo passato in cui hai indugiato in pensieri di paura, sfiducia o autocritica. Poi sperimenta come ti senti ed agisci quando intrattieni pensieri/conversazioni di certezza, fiducia, ottimismo ed incoraggiamento, quando le cose che dici a te stesso ti supportano nell’essere il meglio di te e nel creare i risultati che desideri.
Se hai messo un po’ di impegno in questo esercizio di pensiero, avrai già iniziato a notare quanto rapidi sono gli effetti del tuo pensiero sul livello di energia, entusiasmo e vitalità. Come cambia istantaneamente la tua esperienza della vita nei due casi?
Quando inizi a sostituire il dialogo interno limitante con pensieri che si allineano con i tuoi obiettivi nella direzione di ciò che vuoi, invece che nella direzione opposta, non solo ti senti meglio, più felice ed appagato, ma cominci anche ad intraprendere naturalmente azioni più efficaci che si trasformano in relazioni migliori, meno stress e più tempo per le cose che ami.
Un’altra buona notizia è che, che tu ne sia consapevole o meno, il tuo dialogo interiore è sotto il tuo controllo. Inizialmente potrebbe non essere facile o automatico, ma la realtà è che puoi sempre scegliere se ascoltare o meno i tuoi pensieri, essere d’accordo con essi oppure cambiarli. Per usare le parole di Daniel Amen: “Non credere a tutto quello che senti, neppure se è nella tua testa”.
Il fatto che ci sia una voce nella tua testa non significa necessariamente che tu debba ascoltarla o credere a ciò che dice. Al contrario puoi convincerla a dire cose più utili, vere e funzionali.
Il primo passo in questa direzione è la consapevolezza, dal momento che se non sai che stai ascoltando una voce, è difficile cambiarla. In ogni momento puoi fermarti e ascoltare ciò che stai dicendo nella tua testa. Poi chiediti: Questo pensiero mi aiuta o mi danneggia? Mi rende più felice o meno felice? Mi avvicina o mi allontana dalla vita dei miei sogni? Mi motiva o mi ostacola?
E se non ti piace quello che c’è nella tua testa, cambialo. Semplicemente sostituiscilo con qualcos’altro. Il nostro dialogo interno non è altro che il risultato di abitudini e esperienze apprese più o meno casualmente nel corso della nostra vita. Ci siamo abituati a pensare nel modo che ci è così familiare attraverso la ripetizione. Per questo motivo potresti trovarti piacevolmente stupito di quanto possa essere facile, con un po’ di pratica, cambiare il modo in cui parli a te stesso.
Quelli che seguono sono sei modi in cui il nostro dialogo interno può trasformarsi in un ostacolo alla nostra felicità ed al nostro successo. Per ognuno propongo un modo per sostituirlo con qualcosa di utile.
1. Cancellare il Positivo e Focalizzarsi sul Negativo
Ognuno di noi ha una varietà di filtri mentali che permettono ad una parte delle informazioni che riceviamo di arrivare alla nostra consapevolezza e di eliminarne altre. Questo meccanismo di filtraggio è molto utile perché impedisce alla nostra consapevolezza di venire sopraffatta dall’enorme numero di stimoli a cui siamo costantemente sottoposti. Questo fa altresì in modo che, se in un determinato momento ci focalizziamo su alcuni aspetti della nostra esperienza, altri aspetti vengano allo stesso tempo tagliati fuori.
Alcune persone scelgono, consapevolmente o meno, di focalizzarsi quasi esclusivamente sugli aspetti negativi di un’esperienza, impedendosi così di notare ciò che invece funziona. Impara a fare il contrario, e cerca sempre l’aspetto positivo di ogni cosa. Non solo ti sentirai molto meglio, più felice, entusiasta e vitale, ma si tratta anche di una componente critica e necessaria per ottenere ciò che vuoi.
Ogni volta che ti trovi a focalizzarti con i tuoi pensieri o con il tuo dialogo interno sul negativo, su ciò che ancora non funziona o su ciò che non vuoi, sposta la tua attenzione su un aspetto più potenziante della realtà. Un ottimo modo per farlo è focalizzarti su ciò che apprezzi o per cui sei grato nella tua vita.
Una delle migliori abitudini che tu possa mai sviluppare è quella di fermarti tre minuti ogni giorni per considerare e riconoscere tutte le cose per cui sei grato.
2. Parlare per Assoluti
Talvolta facciamo delle affermazioni riguardo al mondo, alle persone o alle cose che non rispettano l’unicità o la mutabilità di ogni cosa.
Hai mai sentito dire da qualcuno (o creduto che): “Gli uomini sono tutti dei maiali” o “I politici sono corrotti.” Credere una cosa del genere ci lega a quel modello del mondo e ci impedisce di prendere in considerazione delle alternative o dei contro esempi. Con convinzioni simili, vedere un gesto di gentilezza spontanea da parte di un uomo per una bella donna, potrebbe farci pensare che vuole portarsela a letto (anche nella remota ipotesi che non sia effettivamente così).
In verità, pochissime cose sono assolute. Quando usiamo parole come sempre, mai, tutti, nessuno, solitamente stiamo facendo un’affermazione che non corrisponde alla realtà. In altre parole, stiamo affermando il falso.
Per ovviare a questo, ogni volta che ti trovi a parlare o pensare per assoluti, sostituiscili con delle affermazioni più accurate, che indichino Chi esattamente, Cosa esattamente, Quando esattamente e Dove esattamente.
“Gli uomini sotto tutti dei maiali”, ad esempio, diventa: “Giovanni, Antonio e Luigi, quando li ho conosciuti, consideravano il sesso più importante dell’intimità.”
“Fallisco sempre” diventa: “Nell’occasione X, Y e Z con le conoscenze, le risorse e le abilità che avevo, ho ottenuto risultati diversi da quelli che speravo. Quali conoscenze, risorse e abilità mi serviranno la prossima volta per raggiungere il risultato che desidero?”
3. Profetizzare Catastrofi
Quando profetizzi catastrofi, crei nella tua testa lo scenario peggiore possibile ed agisci come se dovesse accadere. Anche se l’intenzione che sta dietro questo tipo di pensiero è solitamente quella di evitare la catastrofe profetizzata, spesso l’effetto ottenuto è proprio quello temuto. Nella migliore delle ipotesi, la sciagura prevista non avviene, ma a scapito di energia, emozioni e salute investite inutilmente.
Ecco un modo molto efficace con il quale puoi sostituire questo tipo di pensiero con uno più utile:
- Fermati e presta attenzione alla tua “profezia catastrofica”. Nota le immagini, i suoni e le parole con le quali ti rappresenti la catastrofe.
- Riconosci il messaggio o l’intenzione positiva di questo pensiero. Emozioni e sensazioni spiacevoli sono dei messaggeri per attirare la tua consapevolezza su ciò che richiede la tua attenzione. Forse questo pensiero serve ad evitarti una brutta figura o un’esperienza spiacevole o pericolosa.
- Soddisfa il messaggio. Dedica qualche istante a riflettere sui modi in cui puoi prevenire eventuali problemi o anticipare le difficoltà. Forse devi semplicemente prepararti di più, forse ti servono delle risorse che ancora non hai. Metti in atto le azioni necessarie soddisfare l’intenzione positiva che hai identificato nel passo precedente.
- Immagina il futuro che desideri. Ora che hai preso i provvedimenti necessari, sostituisci il pensiero ed immagina che la situazione si svolga esattamente come desideri, nel miglior modo possibile.
4. Stimolare il Senso di Colpa
Il senso di colpa è una delle più grandi barriere alla felicità ed al successo. Non è produttivo, è causa di grandi sofferenze ed è fonte di gravi danni nelle relazioni. Prima te ne liberi, più velocemente sarai in grado di raggiungere i tuoi obiettivi e portare la tua vita ad un nuovo livello.
Ci sono alcune parole che tendono ad instillare e rafforzare il senso di colpa, parole come “devo” e “dovrei”: “Devo lavorare di più” “Non devo arrabbiarmi” “Dovrei sistemare lo studio” “Dovrei dimagrire”.
Quando usiamo questo tipo di parole e frasi, due cose accadono dentro di noi: ci sentiamo in colpa, ed al tempo stesso proviamo un senso di resistenza interiore all’azione.
Puoi sostituire questo tipo di pensiero cambiando semplicemente le parole che utilizzi e rimpiazzandole con: “Voglio …” “Decido di …”, “Fare … è nel mio interesse e mi avvicina a ciò che desidero”.
5. Leggere il Pensiero
L’unico modo per sapere esattamente cosa pensa o sente una persona è che lei ci dica cosa sta pensando o provando. Eppure spesso ci comportiamo pretendendo di conoscere lo stato interiore ed i pensieri di qualcuno semplicemente interpretando alcuni segnali che percepiamo, anche se spesso le nostre interpretazioni non corrispondono alla realtà.
Sostituisci le tue letture del pensiero (“Non gli piaccio perché non mi guarda.” “So che è arrabbiato con me perché parla poco”, ecc.) con la verità: “Non posso sapere esattamente cosa sta pensando o provando fino a che non glielo chiedo.”
Controlla le tue intuizioni e le tue interpretazioni chiedendo conferma: “Penso che tu sia arrabbiato con me, è così?”
6. Etichettare l’Identità
Etichettare l’Identità significa confondere il comportamento con la persona. In realtà esistono persone intelligenti che fanno cose stupide, ed esistono persone brillanti a cui capita di fare delle scelte discutibili.
È importante distinguere tra la persona ed il suo comportamento, e riconoscere che il valore dell’una e dell’altro non necessariamente saranno sempre uguali. In particolare, il valore dei comportamenti messi in atto può cambiare, mentre quello della persona rimane immutato indipendentemente da come si comporta.
Alcuni esempi di etichette negative che talvolta applichiamo alle persone sono: stupido, arrogante, testardo, cattivo, e così via. Ogni volta che etichettiamo qualcuno, ad esempio, come stupido, lo mettiamo nella categoria degli stupidi, ed iniziamo a considerarlo allo stesso modo di tutti gli “stupidi” che abbiamo avuto modo di conoscere, senza prendere in considerazione le differenze e l’unicità di ogni persona.
L’antidoto a questa forma di pensiero è separare il comportamento dalla persona: “Anche se ho fatto una cosa stupida, sono una persona brillante!”
Trasformazione Facile per la prossima settimana
A questo punto ti propongo un esperimento di pensiero.
Questa settimana presta particolare attenzione al tuo dialogo interno. Ogni volta che ti trovi ad utilizzare uno dei sei schemi di linguaggio che abbiamo analizzato oggi, sostituiscilo con lo schema potenziante corrispondente.
A presto,
Alessandro